A Pandino la memoria celebra "Gino Bartali, un grande fra i Giusti"

L'incontro, tenuto dal professor Pierluigi Torresani, si terrà il 26 gennaio 2020 alle 16 in sala Civica.

A Pandino la memoria celebra "Gino Bartali, un grande fra i Giusti"
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In occasione della Giornata della Memoria, che ricorrerà il prossimo 27 gennaio, l’Azione Cattolica di Pandino con il patrocinio del Comune di Pandino, ha promosso l’incontro “Gino Bartali, un grande fra i Giusti” che si terrà il 26 gennaio 2020 alle 16 in sala Civica.

“Gino Bartali, un grande fra i Giusti”

Il relatore, Pierluigi Torresani, esperto di Processi formativi in ambito sportivo, di Storia e Cultura dello sport, traccerà un quadro articolato della vicenda, della figura di Gino Bartali e del periodo storico in cui si è svolta, toccando i seguenti temi: l’Italia anni ’50, la carriera sportiva, l’impegno civile, sociale, politico, la rivalità con Fausto Coppi, un Giusto fra le nazioni, le leggende metropolitane. Nel corso dell’incontro verranno rievocate anche antiche memorie attraverso i suoni della fisarmonica di Enrico Medri e la voce di Patrizia De Vita.

L’impegno silenzioso di Bartali

Come si è scoperto in tempi relativamente recenti, il grande campione sportivo, orgoglio nazionale, fu anche un uomo di grande impegno umano e civile: sfruttando la sua fama di asso del pedale, universalmente noto e stimato, dall’ottobre 1943 al giugno 1944, utilizzò le strade per gli “allenamenti” fra Firenze e Assisi per il trasporto di documenti – opportunamente celati nel telaio della preziosa bicicletta – che permisero di salvare da sicura deportazione e morte circa 900 ebrei italiani residenti in Toscana e Umbria. Il motivo per cui la vicenda rimase a lungo sconosciuta è da ricondurre alla ferma opposizione di Bartali a divulgarla: “Il bene si fa, ma non si dice” era il suo motto, ripetuto più volte alla moglie Adriana e al figlio Andrea. Lo Stato Ebraico, come segno perpetuo di riconoscenza, inserì nel 2013 il suo nome nel Memoriale dei Giusti di Gerusalemme.

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