Gestione delle acque piovane: a Lodi trovata la soluzione?

SAL e il Consorzio Muzza Bassa Lodigiana hanno avviato da due anni un progetto per rispondere alla sfida.

Gestione delle acque piovane: a Lodi trovata la soluzione?
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Cambiamenti climatici, da Sal a consorzio Muzza una soluzione per la gestione delle bombe d'acqua.

Nel Lodigiano, una sinergia concreta tra gestore idrico e consorzio di bonifica c’è già. SAL e il Consorzio Muzza Bassa Lodigiana hanno avviato da due anni un progetto per rispondere alla sfida della gestione delle acque piovane, in particolare per contenere i danni causati dalle cosiddette “bombe d’acqua”. Una sfida che nel Lodigiano si sta affrontando appunto unendo le forze, con un esempio di quella sinergia auspicata anche martedì mattina, nella sede della Provincia, durante la task force convocata sul tema “Acqua e Agricoltura”.

Obiettivo evitare inutili consumi di suolo

L’obiettivo di SAL, l’azienda pubblica che gestisce acquedotto, fognatura e depurazione, e del Consorzio Muzza, che si occupa dell’intero reticolo idrico superficiale, è sfruttare le potenzialità del territorio trovando una soluzione alternativa alle vasche di accumulo per le acque di prima pioggia, evitando così inutili consumi di suolo.

Il progetto è stato collaudato nel 2017 e al momento si concretizza con 2 convenzioni: una per il comune di Livraga, l’altra per le aree tra Villanova del Sillaro e Pieve Fissiraga. In entrambi i casi, l’accordo consente a SAL lo scarico degli sfioratori di piena e del “troppo pieno d’emergenza” delle stazioni di sollevamento e degli impianti di depurazione nella fitta rete di corsi d’acqua minori – cavi, rogge e roggette – gestiti dal Consorzio di Bonifica. Si tratta di un reticolo di rogge irrigue e colatori che per secoli ha svolto un servizio fondamentale per l’irrigazione in ambito agricolo, in una delle aree più fertili della Pianura Padana. Oggi tale reticolo può svolgere un ruolo prezioso anche per la regimazione idraulica del territorio, nelle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.

Abbassare il livello dei canali

“Di fatto si tratta di abbassare il livello dei canali che ricevono le acque meteoriche, gli sfioratori delle reti miste e quelli a monte degli impianti di depurazione, consentendo quindi un deflusso corretto delle acque, senza generare fenomeni di esondazione e prevenendo i possibili allagamenti di strade e centri urbani – spiega l’ingegnere Carlo Locatelli, direttore generale di SAL -. L’acqua prelevata da questi canali viene immessa, mediante pompe idrovore attivate ad hoc, nel reticolo consortile gestito dal Consorzio”. La parola chiave è prevenzione: degli allagamenti (una minaccia sempre più concreta per l’effetto combinato dell’urbanizzazione, del consumo di suolo e dei cambiamenti climatici), ma anche dei problemi che possono derivare ai depuratori dalle cosiddette bombe d’acqua.

Rete irrigua ha consortile

“Si tratta di una sinergia per la quale il Consorzio ha fornito da subito la propria disponibilità, con tutto l’impegno necessario, consapevole del gravoso compito assunto per dare un ulteriore servizio al territorio, nella fattispecie agli abitati di Livraga e Villanova Sillaro, usufruendo di canali già impegnati nel regolare esercizio irriguo, ma che possono fungere, opportunamente e tempestivamente gestiti e regolati, anche come recapiti e vettori dell’acqua pluviale in eccesso derivante da tali centri urbani – dice l’ingegnere Marco Chiesa, direttore del Consorzio Muzza -. È una soluzione funzionale ed efficiente che consente di evitare costose e probabilmente insostenibili opere di laminazione a carico della collettività che sarebbero altresì di difficile ubicazione nei rispettivi ambiti urbani. La rete irrigua consortile è di fatto una struttura territoriale che ha assunto sempre più negli anni, accanto alla primaria funzione irrigua, un ruolo strategico nella ricezione e smaltimento dei volumi di pioggia intensi del comprensorio e quelle citate ne sono solo un recentissimo esempio”.

Una partnership nata nel segno dell’acqua

SAL è l’azienda pubblica del servizio idrico lodigiano, partecipata dai 60 Comuni del territorio e dalla Provincia di Lodi. Attraverso 1.405 km di rete idrica ogni anno eroga 22 milioni di metricubi d’acqua a 230mila abitanti, con 895 km di rete fognaria e 70 depuratori.

Il Consorzio di Bonifica Muzza Bassa Lodigiana gestisce un territorio di circa 74mila ettari tra le province di Lodi, Cremona e l’area metropolitana di Milano, nel lembo di Pianura Padana delimitato dai fiumi Adda, Lambro e Po.

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