Richiede il ricongiungimento familiare presentando un passaporto falso: arrestata

Avrebbe manomesso il documento cambiando la fotografia identificativa.

Richiede il ricongiungimento familiare presentando un passaporto falso: arrestata
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Ad accorgersi della manomissione del documento per il ricongiungimento familiare è stato l'ufficio immigrazione della questura di Lodi.

I documenti per la richiesta di ricongiungimento familiare

Come indica il sito della Prefettura, la legislazione vigente prevede che, per richiedere il congiungimento familiare, venga presentata una corposa serie di documenti. Tra questi, oltre a quello attestante il matrimonio, ce ne sono 4 importanti relativi alla documentazione anagrafica:

  1. fotocopia delle pagine del passaporto relative al numero del medesimo e alle generalità anagrafiche, sia per il richiedente che per i familiari all’estero;
  2. copia del titolo di soggiorno (carta, permesso) in corso di validità, ovvero copia permesso scaduto con ricevuta di presentazione dell’istanza di rinnovo;
  3. codice fiscale del richiedente;
  4. originale e copia certificato di stato famiglia del richiedente rilasciato dal comune di residenza con la dicitura “uso immigrazione”.

La donna ha presentato un falso passaporto per il ricongiungimento familiare

La donna protagonista della truffa, proveniente dalla Nigeria, si sarebbe da poco sposata con un extracomunitario regolarmente residente a Zelo. Dopo le nozze avrebbe dunque presentato i documenti all'ufficio immigrazione del comune di Lodi per ottenere il ricongiungimento familiare, ma la truffa nascosta sarebbe stata scoperta.

Secondo gli inquirenti che si occupano del caso a seguito di una segnalazione fatta dall'ufficio lodigiano, il documento sarebbe stato regolarmente stato rilasciato in Nigeria ma non sarebbe della donna che lo ha presentato, la quale avrebbe invece manomesso il documento cambiando la fotografia sul passaporto.

A seguito della scoperta per la donna è scattato il fermo che, essendo stato convalidato, ha portato ai suoi arresti domiciliari. Le indagini proseguono ora per scoprire chi sia la donna che ha prestato il proprio documento per la manomissione dello stesso - questa sarebbe a rischio espulsione - e per verificare la validità del contratto matrimoniale.

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