Fiera di Codogno 2018: un summit sulla nuova PAC

Con il Sottosegretario Guidesi e gli Assessori regionali Rolfi e Foroni.

Fiera di Codogno 2018: un summit sulla nuova PAC
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Fiera di Codogno: oggi, lunedì 19 novembre, si terrà un importante convegno.

Fiera di Codogno

La Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza apre la 228° edizione della Fiera Autunnale di Codogno con un summit dedicato ai nuovi scenari agricoli. Lunedì 19 novembre alle ore 14 – spiega la Coldiretti Interprovinciale - presso la Sala Vezzulli del quartiere fieristico di via Medaglie d’Oro 1, si terrà il convegno “Quale futuro per la nuova PAC”, nel corso del quale interverranno il Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza Alessandro Rota, l’Assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, l’Assessore regionale al Territorio e alla Protezione Civile Pietro Foroni, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Guido Guidesi e il Sindaco di Codogno Francesco Passerini insieme ad Angelo Frascarelli, docente di Economia e Politica agraria all’Università degli Studi di Perugia.

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La PAC

Dalla nuova Politica Agricola Comune – ricorda la Coldiretti – dipende integralmente per scelte politiche e risorse disponibili tutto l’agroalimentare, settore strategico del Made in Italy. E’ necessario che l’Italia si batta contro ulteriori tagli nel nuovo bilancio europeo a carico della PAC che aggraverebbero la condizione di pagatore netto del nostro Paese, spiega la Coldiretti nel sottolineare che a pagare il conto della Brexit non deve essere l’agricoltura, che è un settore chiave per vincere le nuove sfide che l’Unione deve affrontare, dai cambiamenti climatici all’immigrazione alla sicurezza. C’è l’esigenza di “riequilibrare” invece la spesa – conclude la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza - facendo in modo che la PAC possa recuperare con forza anche il suo ruolo di sostegno ai redditi e all’occupazione agricola per salvaguardare un settore strategico per la sicurezza e la sovranità alimentare della Ue e per contribuire alla crescita dell’intera economia europea.

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