Il gatto con gli stivali rivive al Teatro alle Vigne di Lodi

La famosa fiaba di origine napoletana, e rivisitata da Perrault e dai fratelli Grimm, rivive in uno spettacolo in scena domenica.

Il gatto con gli stivali rivive al Teatro alle Vigne di Lodi
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Il gatto con gli stivali: la famosa fiaba di origine napoletana, e rivisitata nelle celebri versioni di Perrault e dei fratelli Grimm, rivive in uno spettacolo di Marcello Chiarenza, e verrà ripresentata a Lodi al Teatro alle Vigne.

L'appuntamento per domenica 26 gennaio 2020

Domenica 26 gennaio 2020, alle ore 17, la Compagnia Accademia Perduta/Romagna Teatri porta in scena al Teatro alle Vigne di Lodi "Il gatto con gli stivali": fiaba classica giunta fino a noi senza mai sbiadire il proprio forte ascendente sull’immaginario dei bambini di tutto il mondo. In questo spettacolo i magnifici oggetti di scena di Marcello Chiarenza sono co-protagonisti di un lavoro in cui gli artisti – accompagnati da musiche originali – narrano una storia e interpretano un testo in cui si rincorrono poesia e stupore.

La trama de "Il gatto con gli stivali"

Com’è il profumo del pane appena sfornato? Buono! Il profumo e anche il pane!
Come si fa il pane ce lo spiega un mugnaio, perché è nel suo mulino che si produce la farina per fare il pane ed è in un mulino che prende il via la fiaba del Gatto con gli stivali.

La storia è nota: un mugnaio ormai vecchio decide di lasciare mulino e asino ai due figli maggiori; mentre al più piccolo Oliver, non avendo altro, lascia il gatto che si rivelerà subito un gatto molto speciale perché capisce, parla e ragiona. Eccome se ragiona! Per prima cosa chiede al suo padroncino un sacco vuoto di farina - beh, al mulino ce ne sono tanti! - e un paio di stivali. Per farne cosa?  Il giovane mugnaio decide di fidarsi del gatto e si ritroverà proprietario di un castello e sposo di una principessa.

Su una pedana inclinata che all’inizio è un mulino con pale a vento, e successivamente castello, campi coltivati, giardini fioriti, si aprono piccole botole che svelano paesaggi inattesi: tane e altre trappole per la cattura di conigli e fagiani, specchi d’acqua in cui si getta una lenza per la pesca di carpe giganti, succulenta cacciagione che sarà dono per il re da parte del gatto con gli stivali e del suo ignaro padroncino.

Una storia raccontata con semplicità

I due artisti in scena, alternando i ruoli di attori, narratori e animatori, rappresentano la storia in modo dolce e delicato, con semplicità, efficacia e situazioni comiche, punteggiate di piccole gag e momenti di stupore. Sono, infatti, moltissime le piccole e grandi magie che si alternano sulla scena: il gatto, la colomba bianca, la carpa e il delicato fenicottero rosa sembrano vivere di vita propria grazie alla particolare tecnica di realizzazione e animazione; la scena si trasforma continuamente rivelando il forno acceso in cui il pane cuoce lentamente, il fiume in cui il protagonista cade e fa il bagno, lo stagno nel giardino delle principessa che si fa specchio per gli sguardi dei due innamorati, delicate piogge di petali di fiore e, naturalmente, il terribile orco signore del castello, che si rivela in modo sorprendente ed emozionante.

Accademia Perduta/Romagna

Accademia Perduta/Romagna è un Centro di Produzione Teatrale riconosciuto dal Mi.B.A.C. Ministero dei Beni e Attività Culturali ai sensi del D.L. 27/7/2017 diretto da Claudio Casadio e Ruggero Sintoni.

Le numerose produzioni, principalmente rivolte all’infanzia e alla gioventù ma che nel tempo hanno abbracciato i territori del teatro d’impegno civile e sociale, del teatro contemporaneo e del nouveau cirque, sono state rappresentate in tutta Italia ed Europa e hanno partecipato ai più importanti Festival europei (per citarne solo alcuni: "2Mondi”" di Spoleto, "Ravenna Festival", "Giffoni”  di Salerno, "Teatralia”  di Madrid, "Momix”  di Kingersheim, "RéGéNération”  di Lione, "La Mostra”  di Barcellona), raccogliendo in più occasioni prestigiosi riconoscimenti.

All’'attività produttiva, Accademia Perduta/Romagna Teatri affianca quelle di Direzione Artistica, organizzazione e gestione di Teatri e rassegne nelle province di Ravenna, Forlì/Cesena e Rimini in rapporto di convenzione con le diverse Amministrazioni locali.

La Rete dei Teatri della Romagna

La "Rete”  dei Teatri della Romagna, primo esempio nazionale di "Rete Teatrale”  ideata e costruita da Accademia Perduta/Romagna Teatri, comprende a oggi: Teatro Diego Fabbri e Il Piccolo di Forlì, Masini di Faenza, Goldoni di Bagnacavallo, Comunale di Cervia, Dragoni di Meldola, Ravenna (rassegna di teatro Comico al Teatro Alighieri e di Teatro Scuola al Teatro Rasi); a questi si aggiungono: il Teatro di San Leo a Pietracuta (incluso nella Rete dei Teatri della Valmarecchia alla cui creazione Accademia Perduta/Romagna Teatri ha collaborato); varie rassegne estive nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, oltre alla direzione artistica del Teatro Mentore di Santa Sofia. Il progetto culturale e imprenditoriale Accademia Perduta/Romagna Teatri rappresenta un unicum a livello nazionale, un modello stabile e originale su cui si è concentrata l’attenzione di ricerche, studi, tesi e pubblicazioni di prestigiose Università italiane.

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