Il santo del giorno è San Marcellino: il papa condannato dall'imperatore

Marcellino inoltre fu il primo vescovo di Roma per il quale si riporta il titolo di "papa".

Il santo del giorno è San Marcellino: il papa condannato dall'imperatore
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Oggi, 26 aprile 2019, si festeggia San Marcellino Papa.

San Marcellino

La storia di San Marcellino Papa è piena di luci e ombre, a tutt'oggi non si è ancora giunti a una definitiva ricostruzione storica e inoppugnabile dei fatti inerenti la sua biografia. Di certo, però, si tratta di una biografia tormentata figlia di un periodo storico complesso e di grande transizione, dove le morti per la fede erano all'ordine del giorno.

Dio o gli Dei?

La Treccani dice:

"Secondo il Catalogo Liberiano succede a Caio il 30 giugno del 296 (secondo il Liber pontificalis il 1° luglio) e muore nel 304, durante la persecuzione di Diocleziano, dopo un episcopato di otto anni, tre mesi e venticinque giorni".

In realtà ci sono ancora incertezze storiche circa il fatto che la sua morte sia avvenuta sotto l'imperatore Diocleziano o sotto Massimo.

"La notizia del martirio è ripresa dal Martyrologium Romanum, e viene collocata sotto l'imperatore Massimiano al 26 aprile, mentre il Liber pontificalis fa svolgere la vicenda sotto Diocleziano. Non sembra che M. abbia subito il martirio, in quanto la qualifica di martire gli venne attribuita solo verso la fine del V secolo, quando fu forse scritta una sua Passio: il Catalogo Liberiano non parla, infatti, del suo martirio e la Depositio martyrum non lo colloca tra i martiri. Eusebio di Cesarea, suo contemporaneo, usa una frase ambigua: "fu portato via dalla persecuzione" (Historia ecclesiastica VII, 32, 1), espressione che potrebbe indicare soltanto l'esilio."

Diocleziano, che si sentiva minacciato dal crescente numero di cristiani in città, iniziò a perseguitarli, arrivando ad emettere un editto che sancisse questa presa di posizione dell'imperatore.

"La biografia di Marcellino contenuta nel Liber Pontificalis, che probabilmente riprendeva una perduta passio, riportava che fu obbligato a sacrificare agli dèi e bruciò incenso in loro onore. Tuttavia, dopo alcuni giorni, fu vinto dal rimorso e confessò la fede in Cristo. Per questo, insieme ad altri tre cristiani, fu condannato a morte da Diocleziano: furono decapitati. Sembra abbastanza evidente che questo racconto cercava di conciliare la voce che il papa aveva offerto incenso agli dèi con il fatto che in altri ambienti era visto come un martire e la sua tomba veniva venerata."

In realtà gli storici tendono a considerare l'ipotesi che Marcellino morì di morte naturale.

Il primo "Papa"

"Il papa dunque, giudicato pio e santo, fu obbligato a rinnegare Cristo per venerare gli dei pagani, ma in seguito al pentimento guadagnò la palma del martirio e quindi il Paradiso. E’ importante sottolineare che nel momento in cui sacrificò agli dei pagani abdicò dalla carica di pontefice. Marcellino inoltre fu il primo vescovo di Roma per il quale si riporta il titolo di "papa"."

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