Dal "Superdì" al "Gigante": salvati così i 36 dipendenti lodigiani

In attesa della riapertura del punto vendita di Viale Milano, verranno distribuiti nei negozi più vicini.

Dal "Superdì" al "Gigante": salvati così i 36 dipendenti lodigiani
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Dal "Superdì" al "Gigante": salvati così i 36 dipendenti che rischiavano il posto di lavoro, in attesa della riapertura a febbraio 2020 di viale Milano con il nuovo marchio.

Gli accordi tra Superdì e Gigante

E' stato siglato l'accordo per salvare i 36 dipendenti del Superdì. Secondo i patti assunti, Rialto spa (società proprietaria della catena "Il Gigante") si accollerà il pagamento di due mensilità arretrate e tutti il TFR precente il 2017, attualmente ancora nelle diponibilità di Gca (società proprietaria di Superdì e Iperdì). I TFR successivi al 2007 sono stati versati nel fondo Inps.

150 su 700 hanno perso il lavoro

Seppur un accordo si sia trovato e finalmente siglato, il rammarico rimane per quei 150 dipendenti  (di cui 29 di Cidodnola, nel Pavese) che a livello Lombardo hanno perso il lavoro non riuscendo a rientrando nei costi previsti. I lavoratori del Lodigiano sono tra gli ultimi salvati da questa operazione.

Gildo Comerci, segretario di Fisascat Cisl Pavia-Lodi, ha spiegato che la formula è quella della cessione del ramo d’azienda, grazie alla quale gli addetti verranno riassorbiti con le stesse modalità contrattuali: dall’1 ottobre 2019 saranno dipendenti de Il Gigante. Il punto vendita di viale Milano non riaprirà prima di Febbraio 2020, dovendo effettuare importanti lavori di ristrutturazione. Per i mesi di attesa della riapertura i 36 lavoratori lodigiani verranno mandati nei negozi più vicini.

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