Igiene urbana, serve massimizzare il servizio per renderlo migliore

"Per una gestione efficace occorre definire ATO territoriali ed economie di scala".

Igiene urbana, serve massimizzare il servizio per renderlo migliore
Pubblicato:

Baffi, Italia Viva: “Rifiuti: per una gestione efficace occorre definire ATO territoriali ed economie di scala".

Il comunicato di Baffi

“La definizione del perimetro di ambiti o bacini territoriali e omogenei (ATO) e l’istituzione degli enti di governo degli stessi è fondamentale per consentire economie di scala e differenziazioni idonee a massimizzare l’efficienza del servizio di igiene urbana oltre che garantire un maggior controllo su un servizio articolato e complesso” ha dichiarato il consigliere di Italia Viva, Patrizia Baffi, a margine della discussione della mozione depositata in aula, di cui e’ firmataria , per chiedere di valutare urgentemente l’istituzione degli ATO per i rifiuti al fine di governarne al meglio la gestione.

Regione deve pianificare la gestione dei rifiuti

"Il D. Lgs. 152/2006 attribuisce infatti  alle Regioni le funzioni di pianificazione e regolamentazione delle attività di gestione dei rifiuti e di delimitazione degli ATO.

Regione Lombardia, per scelta, a tutt’oggi attribuisce ai Comuni il compito di affidare il servizio in una visione frammentaria che rischia di essere poco efficace in termini di omogeneità e controllo della gestione e dei costi, e di costituire un limite alle potenzialità di sviluppo e di miglioramento su larga scala del servizio in un territorio in cui operano oltre 3000 imprese autorizzate e sono presenti 13 termovalorizzatori".

Riorganizzazione del modello di gestione del servizio di igiene urbana

“La scelta di mantenere un’ATO unica regionale nella gestione dei rifiuti, in un territorio in cui operano oltre 3000 imprese autorizzate e sono presenti 13 termovalorizzatori pare poco lungimirante”, commenta la consigliera. “I risultati ottenuti in questi ultimi dieci anni nella gestione del Servizio Idrico Integrato organizzato in ambiti territoriali ottimali sono la dimostrazione della validità di un modello che potrebbe essere esteso con efficacia anche alla gestione dei rifiuti” rimarca la consigliera, secondo cui il percorso avviato da ARERA per la determinazione a livello nazionale del nuovo metodo tariffario a partire dal 01.01.2020 basato su criteri uniformi, “Dovrebbe essere per la Lombardia l’occasione per riflettere su una complessiva riorganizzazione del modello di gestione del servizio di igiene urbana (raccolta e smaltimento dei rifiuti, pulizia e lavaggio strade) da apportare attraverso la revisione della normativa regionale”.

“Da parte mia, assicuro sin d’ora che tornerò a parlare del tema nelle prossime sedi opportune”  conclude Patrizia Baffi.

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali