La piscina Ferrabini e l'infinita polemica che sa scatenare

Per il Pd di Lodi la riapertura si allontana sempre più, non prima del 2020.

La piscina Ferrabini e l'infinita polemica che sa scatenare
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Aperto il 15 Maggio 2019 l’avviso per la manifestazione di interesse per il primo lotto di lavori compresi nel progetto di riqualificazione della piscina Ferrabini, ma ad oggi, 16 settembre 2019, ancora tutto tace.

Ferrabini: "finte promesse e i danni generati"

In un comunicato stampa diffuso dal Partito Democratico di Lodi, i politici locali riportano l'attenzione sullo scottante tema della piscina Ferrabini, che ormai da tempo fa discutere e di cui si attendono ulteriori sviluppi nella ristrutturazione. Di seguito il comunicato del PD:

"Abbiamo cercato di capire se davvero a questa Amministrazione interessa far partire i lavori alla Ferrabini. Mettendo in fila i tempi, emerge che sono passati due anni dall’insediamento della Giunta e nemmeno le carte sono a posto! Dodici mesi fa venivano demolite le tribune; da allora, nient’altro è stato fatto. Anzi, peggio: sono passati otto mesi dal primo bando per fare i lavori di demolizione della soletta, salvo scoprire poi che i soldi stanziati non bastavano, e oggi non abbiamo ancora il contraente!
Per le scelte fatte finora, quindi, non solo non sono neanche iniziati i lavori alla piscina, ma anche il sottopasso di via Nino dall’Oro da cui sono state drenate le risorse è fermo e forse nemmeno si farà! Un pasticcio dietro l’altro, l’obiettivo di riaprire al pubblico la piscina Ferrabini si allontana sempre più e a questo punto il nuovo traguardo è spostato al 2020 (ma non riusciranno neanche allora), salvo ulteriori sorprese."

L'attacco all'amministrazione

Ancora una volta, purtroppo, non resta che registrare l’incapacità di questa amministrazione di mettere in campo soluzioni progettuali efficaci. Per il momento abbiamo visto solo tante ambizioni rimaste sulla carta e pochissimi cantieri aperti, e quei pochi gestiti anche piuttosto maluccio. Eppure, per quanto riguarda la Ferrabini sarebbe bastato ripartire dagli accertamenti preliminari svolti nel 2016 durante il commissariamento e procedere a lavori di messa a norma indicati dall’Azienda Sanitaria, per un costo stimato di meno di 600.000 euro. Invece si è scelto il “colpo ad effetto”, con un progetto più da resort turistico che da piscina comunale e costi più che doppi (ad oggi si sfiorano 1,5 mln), con il risultato che in oltre due anni di giunta Casanova/Maggi si è vista solo la demolizione delle vecchie tribune. Rimangono i render del progetto, ma la voglia di perseguirlo dobbiamo ancora vederla!

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