Uniti per il lodigiano chiede l’annullamento del provvedimento di esclusione

AL deposito degli atti nessuno ha contestato irregolarita’ che sarebbero state facilmente sanabili, mentre poi sono stati ignorati alcuni vizi presenti nelle liste che sono state invece ammesse.

Uniti per il lodigiano chiede l’annullamento del provvedimento di esclusione
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Uniti per il lodigiano chiede l’annullamento del provvedimento con cui e’ stata esclusa: ecco le motivazioni addotte.

Uniti per il lodigiano

I rappresentanti della lista “Uniti per il Lodigiano” hanno depositato un’istanza all’Ufficio Elettorale Provinciale per ottenere il riesame e l’annullamento in autotutela del provvedimento con cui il 16 ottobre la lista stessa era stata esclusa dalle elezioni provinciali in programma per il 31 ottobre, a causa della mancanza dell’autenticazione di alcune firme di sottoscrizione delle candidature.

L’istanza si fonda in particolare sulla circostanza che all’atto del deposito della lista il funzionario preposto al controllo della completezza della documentazione non ha rilevato la carenza successivamente registrata dall’Ufficio Elettorale Provinciale (di cui il funzionario in questione è peraltro componente), attestandone invece l’integrità, tramite il rilascio di una ricevuta in cui si dava atto, tra le altre cose, che le candidature fossero “firmate e autenticate”. Hanno fatto sapere i rappresentanti del Gruppo.

Le dinamiche

"Tenuto conto che il deposito della lista era avvenuto il 10 ottobre, un giorno prima della scadenza fissata alle ore 12.00 dell’11 ottobre, la tempestiva segnalazione della mancanza di alcune autenticazioni avrebbe pertanto facilmente consentito di porre rimedio ad una lacuna che invece il 16 ottobre l’Ufficio Elettorale Provinciale, in sede di controllo di conformità della documentazione depositata, ha considerato non più suscettibile di regolarizzazione, estromettendo la lista “Uniti per il Lodigiano”. L’inadeguata valutazione e la mancata segnalazione dell’incompletezza degli atti depositati hanno quindi fatto venir meno la funzione propria del controllo, che dovrebbe rappresentare uno strumento di garanzia a favore del diritto alla partecipazione alla competizione elettorale. Oltre a tali considerazioni (suffragate da specifici riferimenti giurisprudenziali), l’istanza presentata all’Ufficio Elettorale Provinciale solleva anche un problema di disparità di trattamento, dato che dall’esame della documentazione delle liste che sono state invece ammesse emergono diversi profili di non conformità (in particolare, autentiche di firme da parte di soggetti per legge non qualificati, nonché firme di autenticazione prive dell’indicazione di nome, cognome e qualifica rivestita), in merito ai quali l’Ufficio non ha avuto lo stesso approccio rigoroso e formalistico riservato alla lista “Uniti per il Lodigiano”."

Denunciano i diretti interessati.

L'auspicio

“Il nostro auspicio è che l’Ufficio Elettorale Provinciale sappia prendere atto con serenità delle solide ragioni in base alle quali chiediamo la riammissione della lista - dichiara Roberta Vallacchi, coordinatrice della segreteria provinciale del Partito Democratico – E’ interesse di tutti che la competizione elettorale possa svolgersi in condizioni di parità e con la più ampia partecipazione, proprio secondo i principi stabiliti dalla legge e ribaditi da sentenze che in casi analoghi a quello che si è verificato a Lodi hanno sempre tutelato un diritto che qui è stato invece negato senza gli approfondimenti e l’attenta valutazione che l’importanza del caso avrebbe consigliato”.

Concludono così il comunicato diffuso ai media.

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